Dal 2015, il “Premio regionale per la responsabilità sociale di impresa e l’innovazione sociale” mette in luce le esperienze di innovazione responsabile.
Grazie a questo premio, le imprese emiliano-romagnole contribuiscono a realizzare gli obiettivi indicati dall’ONU nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Nel corso degli anni, le azioni intraprese dalle realtà regionali hanno favorito una crescita attenta all’ambiente e al territorio, ai luoghi di lavoro, all’inclusione, alla salute e al benessere delle persone.
L’edizione 2023 ha visto fra i partecipanti della sezione “Transizione ecologica” anche Advolo S.r.l., con il progetto SAHRA (Stand-Alone Hydrogen-Refuelling-Apparatus).
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto stand-alone di produzione e stoccaggio di idrogeno per piccole/medie quantità, basato sullo stato dell’arte tecnico e normativo sia per quello che riguarda l’efficienza, sia per quello che riguarda i requisiti di sicurezza da rispettare. L’idea è quella di colmare l’attuale lacuna che contraddistingue le piccole/medie realtà, le quali potrebbero invece dare una spinta economica allo sviluppo e alla implementazione su larga scala di un’effettiva infrastruttura a idrogeno.
La modularità e l’applicabilità di queste strutture presuppongono l’installazione in ambienti climatici e geograficamente eterogenei, dando accessibilità all’idrogeno anche a quelle realtà che non possono essere raggiunte dalla rete di distribuzione nazionale.
Un altro settore industriale potenzialmente penetrabile dall’impianto stand-alone è quello siderurgico e dell’industria pesante, dove la sostituzione del combustibile con l’utilizzo del vettore idrogeno, negli anni futuri, sarà di vitale importanza per sopravvivenza del settore. Nonostante gli sforzi in previsione, infatti, è difficile pensare che le industrie potranno essere raggiunte nel breve termine da una rete di distribuzione nazionale di idrogeno. La produzione in sito diventa quindi la principale alternativa di immediato sviluppo e sostenibilità economica.
Implementare l’utilizzo dell’idrogeno verde in sostituzione degli attuali combustibili inquinanti, per esempio, garantisce bassissime emissioni pro capite per lo spostamento delle persone su gomma. Partendo da un concetto di replicabilità della struttura, inoltre, è ipotizzabile realizzare una rete di distribuzione indipendente dalle attuali reti presenti.
Il Premio attribuisce ad ogni progetto gli obbiettivi di sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite. Il progetto SAHRA ne ha ottenuti ben cinque: sconfiggere la povertà; energia pulita e accessibile; imprese, innovazione e infrastrutture; consumo e produzione sostenibile; lotta contro il cambiamento climatico.