La rumorosità è una caratteristica intrinseca della macchina che ogni fabbricante è tenuto a considerare durante la fase di progettazione.
Una scarsa considerazione della rumorosità può portare alla realizzazione di un prodotto con alti rischi legati alla stessa. Il tema è affrontato nel Requisito 1.5.8 dell’Allegato I della Direttiva Macchine: “La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che i rischi dovuti all’emissione di rumore aereo siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a limitare il rumore, in particolare alla fonte. Il livello dell’emissione di rumore può essere valutato in riferimento ai dati comparativi di emissione di macchine simili”.
Un’esposizione prolungata dell’operatore ad alti livelli di rumorosità è causa di affaticamento e stress, danni permanenti al sistema uditivo, sordità e pericoli secondari generati da difficoltà di comunicare e/o udire segnali di pericolo.
La Direttiva Macchine non parla di esposizione dell’operatore alla rumorosità, ma di emissione di rumore come caratteristica intrinseca della macchina stessa. Quest’ultima, se rilevata in modalità e condizioni prestabilite, può essere trattata come caratteristica tecnica del prodotto immesso sul mercato.
D’altro canto, l’esposizione dell’operatore è un dato strettamente legato all’utilizzo della macchina, e dipende dalle modalità operative, dall’ambiente di installazione, dalle caratteristiche del posto di lavoro, dal tempo di utilizzo della macchina durante la giornata lavorativa e dal rumore prodotto dalle altre sorgenti presenti nell’ambiente).
La Direttiva Macchine non impone limiti alle emissioni acustiche prodotte dalle macchine, ma richiede la massima attenzione per ridurle al minimo già in fase di progettazione. Questo porta il costruttore a dover svolgere un’attenta analisi dei rischi legata anche a questo tema: una macchina silenziosa è un prodotto con un valore commerciale più alto.
La Direttiva 2006/42/CE affronta anche le modalità con cui dichiarare i dati di rumorosità della macchina ricavati dagli specifici test. Tali valori devono sempre essere provati da un Test Report fonometrico che va allegato al Fascicolo Tecnico della macchina.
Il Test Report, oltre a riportare tutte le misurazioni eseguite, deve garantire la “ripetibilità” dei risultati, e quindi deve contenere le condizioni tecniche di prova, le condizioni ambientali e le incertezze legate ai dati dichiarati.
Noi di Advolo mettiamo a vostra disposizione un team di esperti che potrà aiutarvi nell’affiancamento alla progettazione acustica e nella realizzazione di Noise Test Report per diverse tipologie di macchinari industriali. Non esitate a contattarci per avere maggiori informazioni alla seguente mail: commerciale@advolo.it